Bernardo Altieri, che ideò e diede vita con Vittoria Bonani alla Associazione Culturale ADOREA, possiede una singolare raccolta di libri su Salerno, nella quale si innesta quella più specifica e caratterizzante sulla Scuola Medica, costituita da un considerevole numero di edizioni del libro cardine dello Studium di medicina, il Regimen sanitatis salernitanum, un breve trattato che ha reso famosa ed importante nel mondo la nostra città e i suoi medici.

I piu accreditati repertori bibliografici ci dicono che le edizioni del Regimen, dalle prime edizioni a stampa e fino al 1830, limite cronologico stabilito perchè un libro possa definirsi “antico”, sono circa 150.

Bernardo Altieri, che ne ha raccolte, finora, circa 120 e continua pazientemente la sua ricerca, ha trovato edizioni sconosciute e non presenti in nessuna biblioteca italiana, con esemplari che possono essere consultati, studiati e confrontati soltanto a Salerno.

Questa raccolta, come detto, si inserisce in una di più ampio respiro, ma pur sempre caratterizzata dal suo strettissimo legame con il territorio. Infatti, nel 1995, Bernardo Altieri decise di dar vita ad una collezione di libri che riguardassero tutti gli aspetti della storia salernitana: da quello urbanistico (sono molto interessanti le pubblicazioni di Michele De Angelis, Arcangelo Amarotta, Mario Dell’acqua e Giovanni Giannattasio ed un significativo studio sul porto di Salerno della fine dell’Ottocento di Trinchieri), a quello architettonico, con gli studi sulle principali chiese cittadine compiuti da Arturo Capone, dallo stesso De Angelis e da Arturo Carucci, autori molto scrupolosi ed analitici nel descrivere lo splendido Duomo voluto dai Normanni sia dal punto di vista monumentale che artistico.
Non manca l’approfondimento ecclesiastico della città, grazie alla presenza di libri di monsignor Crisci e di don Arturo Carucci, del quale, vantando una costante amicizia e una continua frequentazione dal 1995 al 2006 (anno della sua morte), il bibliofilo possiede quasi tutti gli scritti. Ultimamente è riuscito a trovare ed acquisire l’opera del canonico Paesano intitolata “Memorie per servire alla storia della Chiesa Salernitana.”.

Fanno inoltre parte di questa collezione esemplari rari e fondamentali come “Historiarum epitome de rebus salernitanis” di Antonio Mazza, “Salerno assediato da francesi” di Fabrizio Pinto, i due volumi  del Ventimiglia, una pregiata edizione settecentesca del Novelle di Niccola Maria Salerno e tre edizioni de Il Novellino di Masuccio Salernitano, tra cui una molto rara del Settecento.

La raccolta più consistente e significativa vede circa 120 edizioni del Regimen Sanitatis Salernitanum di cui si è fatto cenno all’inizio, tra cui  due postincunaboli veneziani stampati da Bernardino Vitali, sette delle dieci edizioni illustrate del tipografo Christian Egenolf di Francoforte, due introvabili edizioni olandesi (in solo olandese) del 1658.

A queste si aggiungono altri esemplari di medicina medioevale visibili solo presso la Associazione Adorea, come un erbolario veneziano illustrato e tradotto in lingua volgare del 1534, praticamente introvabile, un’edizione veneziana pubblicata nel 1511 delle Pandette di Matteo Silvatico, quattro edizioni dell’opera di Trotula de Ruggiero, di cui due del XVI ed una del XVII secolo, ed infine una stampata e pubblicata sotto il simbolo dell’ancora e del delfino di Aldo Manuzio nel 1547.

Negli ultimi mesi si è aggiunto a questa raccolta un fascicolo pubblicato a Strasburgo intorno alla fine del XV secolo intitolato De Urinis probabilmente scritto dal Maestro Mauro Salernitano.

rel. 11.07.17